A breve anche su Instagram dovrebbero essere disponibili degli abbonamenti a pagamento per contenuti esclusivi.
Le nuove funzionalità allo studio
Secondo Tech Crunch, il social media starebbe prendendo spunto da strategie già adottate da piattaforme come Patreon e OnlyFans. La funzione si tratterebbe di un “Abbonamento Instagram” con prezzi che andrebbero da 0,99 a 4,99 dollari. Per il momento sembra che gli abbonamenti a pagamento saranno disponibili solo negli Stati Uniti.
Non sono ancora state confermate le funzionalità dell’Abbonamento, tuttavia il giugno scorso Adam Mosseri, il capo di Instagram, durante la Creator Week aveva parlato di tre possibili tipi di strumenti di monetizzazione per i creatori della piattaforma. Il primo è il commerce, cioè merchandising, contenuti affiliati o il branded content marketing. Il secondo è la semplice pubblicità e il terzo consiste nei prodotti a pagamento, compresi pagamenti diretti come mance e badge così come “contenuti esclusivi e abbonamenti”.
Un’altra funzione allo studio sarebbero le “Stories esclusive”, disponibili solo per i fan che pagano. Le Stories esclusive non sarebbero visibili a tutti e non si potrebbero “screenshottare”, ma potrebbero comparire negli highlight del creatore una volta diventati membri abbonati. Secondo Alessandro Paluzzi, reverse engineer che ha scoperto queste novità l’agosto scorso, gli abbonati dovrebbero anche ricevere un badge speciale e dovrebbero avere accesso a live esclusivi.
Le indiscrezioni arrivano da Sensor Tower e Apptopia, due società di analisi specializzate nello studio degli ecosistemi delle applicazioni. Entrambe le società tracciano, tra le altre cose, i cambiamenti nelle descrizioni o screenshot delle app sugli App Store e – come in questo caso – l’aggiunta di acquisti in-app.
I concorrenti
Instagram non è l’unico social a voler introdurre contenuti esclusivi accessibili solo tramite pagamento o abbonamento. Oltre a Patreon e OnlyFans, anche Twitter ha annunciato la funzione Super Follows e Blue negli Stati Uniti e Canada. Anche TikTok, Snapchat e Pinterest stanno studiando strategie simili.